domenica 29 marzo 2015

Sagne con broccoletti e cozze



Diciamocelo: sono ingrassata!
Sì, so che per la maggior parte delle persone normali, 51 kg non possono essere considerati "essere grassi", ma per me sono tanti.
Quindi già da qualche giorno sto un po' a dieta riducendo le quantità delle porzioni e il tipo di cotture.
Ma non soffrite troppo per me: mi tratto comunque bene e faccio di tutto per non perdere la voglia di nutrirmi.

Sagne con broccoletti e cozze

Ingredienti per 1 persona:
  1. 60 g di sagne o pappardelle spezzate
  2. 200 g di broccoletti
  3. 100 g di cozze (peso sgusciato)
  4. rosmarino
  5. pepe e sale
  6. olio evo
  7. cumino
Procedimento:
Iniziare a cuocere i broccoletti in acqua.
Aggiungere la pasta e lasciarli cuocere assieme.
Regolare di sale, pepe e mettere in infusione cumino e rosmarino.
A termine della cottura aggiungere le cozze sgusciate col loro succo e terminare per un minuto.
Servire con un filo d'olio evo (io ho usato un blend di biancolilla, nocellara del belice e cerasuole).

venerdì 27 marzo 2015

Il ritorno a La Capinera

Profumo di mare, profumo di ricordi, profumo ed essenza di amore profuso.
Arrivo a Taormina in compagnia di un sentimento ritrovato e mi sento a casa, a quella che è stata la mia casa nel lontano luglio del 2009.
Le acque, come il ventre materno, vorrebbero richiamarmi a sé: mi lascio inebriare dai profumi diffusi nell'aria ed entro.
Entro nella memoria, entro in una realtà che mi è appartenuta, ma stavolta la voglio vivere da coccolata e non da coccolante.
L'accoglienza è la stessa di sempre: un bacio, un abbraccio, qualche sguardo rubato al passato... casa!

La tavola è diversa, la mise en place all'avanguardia, i camerieri sono nuovi, i cuochi sono nuovi, tranne uno, ma i fratelli D'Agostino, Cinzia e Pietro, sono sempre là e sanno come farmi accomodare per vivere il sogno.


Il mio viaggio nella memoria parte da una crema di zucca con una quenelle di formaggio, sulla quale affondo il cucchiaio, una boccata dietro l'altra e mi rendo conto che l'ho finito troppo presto: era l'inizio, soltanto l'inizio e già ritrovavo il piacere del ricongiungimento col mare.
L'antipasto a seguire riempie la mente e il cuore oltre che la mia bocca: un baccalà con pomodoro e patata su crema di lattuga. Una gioia di colori e sapori da rivivere in ogni secondo. Questa volta lo consumo lentamente... voglio provare piacere e fissarlo nella mia testa per sempre.

Un bicchiere di vino, una chiacchiera, ancora uno scambio di sguardi e di ricordi. Ricomincio a sentire il profumo del mare ed è la mia pasta al sugo di scampi e pesce.
Niente food porn, niente fronzoli, niente baggianate che vogliono colpire: La Capinera non ha bisogno di tutto questo, perché la sua essenza, il suo prodigio sta tutto nei sapori, non nelle presentazioni da Masterchef.
Una porzione abbondante, goduriosa: pacchero dopo pacchero ritrovi Taormina, ti immergi nella sua aria, ti confondi con essa.

Ma l'amore è qualcosa che cresce, si espande, ti dà dolore e gioia. Il mio amore a questo punto è immenso, è espresso nella sua massima dimensione.                      
Un sogno... ancora un sogno... chiudo gli occhi e mi ritrovo con un dentice a nuotare sott'acqua, a giocare con lui, a rincorrerci nella profondità del mare.
Il mio sogno si esaurisce in bocca: apro gli occhi ed è già dentro di me.
Un dentice cotto su pietra di mare, accompagnato da chips di seppia fritta in polenta e con le cremine ad esaltarne il sapore.
Quel dentice è il riassunto de La Capinera. Il ricordo di Pietro, al mattino, ad aspettare il pesce appena pescato la stessa notte e poi la cura, la dedizione, il rispetto per quell'animale morto per sfamarci: soltanto lui lo può toccare, soltanto lui lo può pulire. E lo accarezza, si lascia sedurre, lo porziona come se stesse sfiorando il corpo di una donna.
Queste emozioni le trasmette ai suoi piatti che arrivano a far vibrare come corda di violino e vorresti che questa sensazione non finisse mai.


Il gioco continua tra sapore e piacere col dolce, che non ho però fotografato: il desiderio di averlo solo per me, di ricordarlo soltanto nella memoria senza fissarlo per voi, ha preso il sopravvento sulla necessità di documentare il momento.
Ancora un sorso di vino, di grappa, di liquore e poi i saluti, le chiacchiere, gli abbracci.
Un sogno terminato, un viaggio completato: il ritorno a casa ma soltanto per poco, perché Pietro e Cinzia mi rivedranno molto presto, perché fanno parte di me.
Grazie.





lunedì 23 marzo 2015

Pappardelle, favette, asparagi e zucchine



Perché stare a dieta dovrebbe significare non mangiare bene?
Ebbene sì.
Devo avere sbagliato qualcosa nei giorni scorsi, perché peso 4 kg in più in due giorni!
Quindi corro ai ripari, cercando di preparare un pasto completo ma con il necessario per arrivare a cena.
Così ho pensato a questo primo con profumi molto primaverili e gustoso, ma sempre vegetariano.
Spero che sia di vostro gradimento come lo è stato per me.

Ingredienti per una persona:
70 g di pappardelle
100 grammi di favette sgusciate e spellate
4 asparagi
1/2 zucchina
1/2 cipollotto
timo
peperoncino
succo di mezzo limone
30 grammi di formaggio di capra
olio
sale

Procedimento:
Tagliare a dadini tutte le verdure e tenere da parte le cime degli asparagi.
In un'ampia padella appassire il cipollotto, il timo e il peperoncino.
Aggiungere prima le zucchine, poi gli asparagi, infine le favette.
A parte iniziare a cuocere la pasta.
Spremere mezzo limone nelle verdure e regolare di sale.
Aggiungere la pasta scolata ancora molto al dente nel condimento assieme a due mestoli di acqua di cottura salata.
Lasciare asciugare un po' e aggiungere il formaggio di capra a tocchetti che diventerà una crema con l'acqua della pasta.
Servire.
Non aggiungere formaggio!

martedì 17 marzo 2015

Trenette al limone e timo

Troppo banale?
Tutto ciò che è buono non è mai banale

Se qualcosa piace e piace fino a volerne mangiare sempre e sempre, quasi come fosse un comfort food, non è mai banale.
Questo piatto, insegnatomi dal grande Max61 è rimasto nel mio cuore da sempre e per sempre.
Non aspiro a diventare il nuovo Marchesi, non mi importa diventare il blog dei blog, avere duemila seguaci o cose simili.
Per me questo è un recipe di ciò che produco, della mia storia culinaria, condivisibile o meno.
Mi piace quello che faccio, mi piace quello che mangio.
Se piace a qualcun altro, ben venga.
Se non ci sono commenti, posso farmene anche una ragione.
Se nessuno segue più, pazienza.
Rimangono nella memoria, nella mia memoria e rimarranno anche dopo che io non ci sarò più.

La ricetta di oggi è di quelle che amo prepararmi quando sono sola e voglio coccolarmi un po'.
A me piace e voglio rendervi partecipi.
Onore a Max che me l'ha fatta conoscere e di lui sono le parole che seguono.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE: 130 gr.di linguine/trenette/bavette o come volete chiamarle. 1 limone naturale del Garda o della Riviera- Olio extra vergine di oliva di qualità superiore- 2 spicchi di aglio- 1 peperoncino piccante fresco-TIMO SERPILLO (quello selvatico) -sale. 
PROCEDIMENTO: Per prima cosa ponete i piatti (bianchi immacolati) al caldo. Con l'apposito utensile ricavate le striscioline di scorza del limone e spremetelo. Ponete in una ciotolina scorza e succo del limone. 
Nel frattempo cuocere le linguine in abbondante acqua salata con un filo di olio. A parte, in una padella ben calda mettete l'olio su tutto il fondo, gli spicchi di aglio in camicia- il peperoncino (moderatamente)- ed il SERPILLO lavato ed asciugato. Appena il serpillo sarà fritto(non bruciato) sfogliatelo con l'aiuto di una forchetta ed eliminate il rametto. Eliminate anche gli spicchi di aglio ed allontanate dalla fiamma la padella. Scolate al dente le linguine, rimettete sul fuoco la padella con olio/serpillo/peperoncino a fiamma moderata e versatevi le linguine-aggiungere le scorze di limone ed il succo ed un goccetto di olio. Fate saltare ed amalgamate il tutto. Se occorre regolate di sale. Distribuite nei piatti e decorate con un rametto di Serpillo fresco e qualche goccia di olio ed una fettina sottile di limone. 

lunedì 9 marzo 2015

Linguine NON a norma



Perché un piatto semplice non può essere buono?
E' palese che anzi le cose più semplici sono quelle di maggior successo sempre.
Qualche chef dice che bastano 5 ingredienti per fare un grande piatto.
Allora, in una giornata noiosa, chiusa in casa, da sola, meglio concedersi uno sfizio con quel poco che c'è nel frigo.
Ma la noia non ti spinge nemmeno a friggere una melanzana e preparare un sugo.
Allora ecco la pasta non a norma. 
Senza glutine e vegetariana.

Ingredienti per due persone:
1 melanzana
5 pomodorini sardi
2 cucchiai di caciocavallo grattugiato
olio evo
sale
1 peperoncino

Procedimento.
Scaldare l'olio in un'ampia padella.
Aggiungere le melanzane tagliate a tocchetti e il peperoncino.
Lasciar insaporire per qualche minuto e salare.
Nel frattempo cuocere la pasta.
Aggiungere i pomodorini nelle melanzane .
Prelevare le linguine al dente e versarle con due mestoli di acqua di cottura nelle melanzane.
Lasciare che si formi il sughetto.
Spolverizzare con il caciocavallo.
Mantecare e servire.