giovedì 3 dicembre 2009

T come taroz!


Stavo per dimenticare di pubblicare la ricetta dello scorso venerdi'.
Questa settimana vi porto in Valtellina, un luogo che io adoro e dove andrei sempre sempre sempre!

La ricetta l'ho imparata da un'amica di Bormio che saluto (ciao Simona!) e che, nonostante non ci scriviamo piu', porto comunque nel cuore.

Taroz!
Scopriamo una ricetta povera dell’Alta Valtellina
Cinzia “Cisejazz” Ciprì


No, non è un’offesa verso nessuno (come qualcuno del sud potrebbe sospettare)

Il taròz, da “tarare” ovvero mescolare, rimescolare, è una preparazione della cucina povera valtellinese (soprattutto dell’Alta Valtellina), realizzata con materie prime facilmente reperibili, che viene accompagnata da salumi.

Difficile trovare questo piatto al ristorante, ma sicuramente ha deliziato i palati di molti commensali autoctoni o capitati in provincia di Sondrio per vacanza.

Non è sicuramente la ricetta più indicata per chi sta a dieta, anzi, si potrebbe dire che “se la gioca” con i più famosi pizzoccheri di Teglio: infatti, il burro fuso, il casera (o per chi non potesse trovarlo, la fontina, anche se non gli dona la stessa intensità di gusto), la slinzega, rendono fortemente calorico, un piatto che altrimenti potrebbe benissimo essere consumato anche da chi ha problemi di linea.
Da segnalare la sagra del taròz che si tiene in estate a Triangia.

Questa la mia versione, come ho imparato a farla nei miei soggiorni valtellinesi da amici di Bormio e che, da allora, non passa inverno in cui non la ripeta (magari accompagnandola con deliziosi sciatt o chiscioi).

Ingredienti per 4 persone
600 g di patate
400 g di fagiolini
150 g di formaggio casera (in alternativa fontina)
100 g di burro
100 g di slinzega (in alternativa pancetta , speck o addirittura lonzino)
Abbondanti foglie di salvia
Se gradito uno spicchio d’aglio non guasta.

Bollire le patate con la buccia e i fagiolini.
Sbucciare le patate e schiacciarle assieme ai fagiolini, mescolandoli fra di loro.
Salare e pepare a piacere.
Stendere l’impasto ottenuto in una teglia da forno.
Tagliare a cubetti o fette il casera e distribuirlo sul composto.
Infornare a 180° fino a che il formaggio non si sarà sciolto del tutto.
In un pentolino, sciogliere il burro e farvi rosolare la salvia sminuzzata con la slinzega (o altro salume) a cubetti.
Versare il burro fuso sulla teglia e rimettere in forno per la doratura finale, sotto al grill caldo per 1 o 2 minuti.

9 commenti:

  1. Ma che buona questa ricetta! gustosissima e particolare! con pochi ingredienti...ci piace proprio!!!
    un bacione

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  2. Con la slinzega...ho avuto l'occasione di assaggiarla..è favolosa!
    Grandiosa come sempre Cinzia...

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  3. questo che ho proposto e' uno dei miei piatti preferiti in assoluto, non solo della valtellina, ma proprio di tutta la cucina italiana.
    Sul sito dove l'ho pubblicata, un valtellinese mi ha apostrofata perche' la sua famiglia non mette verdure: esistono varie versioni, come scrivo nell'articolo.
    Stabilire quale sia quella vera, autentica, e' impossibile: ogni famiglia ha la sua versione.
    A me questa e' piaciuta piu' di altre: incontra perfettamente il mio gusto.
    E quindi... ve la consiglio!

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  4. Cucina è proporre piatti non troppo in evidenza, brava

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  5. mi piacciono i piatti semplici e pratici da cucinare, questo deve essere anche particolarmente saporito. te lo copio!
    ciao

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  6. Con questo freddo ven proprio voglia di papparselo tutto!!
    Ciao!!

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  7. Una ricetta goduriosa giusta giusto per questo periodo!
    Bacioni

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  8. Baccalà su purea di mele affumicate, erbe aromatiche e mosto d’uva cotto


    Ingredienti per 4 persone
    g 500 di filetto di baccalà dissalato
    5 mele golden
    g 25 di burro
    g 15 di zucchero
    Legnetti di melo
    Olio extravergine di oliva
    Sale Maldon
    Sale
    Per la guarnizione
    g 50 di misticanza aromatica (fiori eduli, germogli di spinaci, cerfoglio, basilico rosso, menta, crescione)
    4 cucchiai di mosto d’uva cotto
    Erba cipollina
    Olio extravergine di oliva
    Sale

    Lavare e tagliare le mele in quattro spicchi, togliere il torsolo. Cuocerle in una padella con dell’acqua, il burro, un pizzico di sale e lo zucchero per una decina di minuti; la mela deve rimanere al dente. In una vecchia pentola o nell’affumicatore mettere i legnetti di melo e su una griglia appoggiare gli spicchi di mela, coprire con il coperchio l’affumicatore ed accendere il fuoco. Quando si comincia a percepire l’odore del fumo spengere e lasciar freddare le mele; quindi frullarle e conservare il purè in frigorifero.
    Tagliare il baccalà a fette sottilissime e disporle su un piatto. Condire con olio extravergine di oliva e qualche cristallo di sale Maldon.
    Lavare e sgocciolare accuratamente la misticanza, condirla con l’olio, il sale e qualche goccia di mosto d’uva cotto.
    Distribuire in ogni piatto alcune cucchiaiate di purè di mele e sopra adagiarvi il carpaccio di baccalà. Posizionare sopra e tutto intorno la misticanza aromatica, qualche filo di erba cipollina e rifinire con il mosto cotto rimasto.

    Buon Natale

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  9. Merry Christmas and Happy New Year! XO
    Nina

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