Stamattina, ho appreso la notizia del terremoto, soltanto verso le 11.30.
Rientrando dalla spesa, come se nulla fosse, sono andata a fare un giro su facebook e leggo vari status sospetti...
Non comprendo inizialmente: io non guardo la tv di solito...
All'improvviso, ho capito meglio.
Ho capito che qualcosa di brutto, molto brutto stava accadendo.
Ho acceso quindi la tv e ho iniziato a leggere le notizie che scorrevano sullo schermo...
Il mio pensiero va innanzitutto a quella bambina di 2 anni salvata dal corpo della sua mamma...
Mi si e' stretto il cuore fino ad esplodere...
Poi e' corso verso tutte le persone care che vivono li'...
E non per ultime a tutti quei morti, quegli sfollati, i feriti...
Non riesco a trovare parole in grado di spiegare quanto male sto per tutto questo...
Mi sento inerme e piccola e inutile....
Per questo, chiudo qui...
rimando a un altro giorno, quello che avrei dovuto inizialmente pubblicare oggi.
Non rileggo nemmeno...
Un po' di silenzio....
lunedì 6 aprile 2009
giovedì 2 aprile 2009
Laboratorio 41 ad Alessandria
tortino porri e prosciutto con crema di formaggio
i grissini (sullo sfondo Luciano Rigo, il sommelier)
tartare di ratatouille e carne bianca
risotto 41 (riso log & wild con radicchio e gamberi)
seppie al curry
pannacotta con gelatina di uva
la sala principale
Di passaggio ad Alessandria, per una serata gradevole in compagnia di amici, vale la pena provare il laboratorio 41.
Ampia la scelta dei vini (con una particolare attenzione alle etichette del Piemonte), discreti i piatti del menu (ricette semplici, ma appetitose), un buon rapporto qualita' prezzo (25 euro per la cena + 25 euro per 5 calici di vino).
Cortesi e disponibili i proprietari del locale, molto competente il sommelier.
Da rivisitare!
domenica 22 marzo 2009
Zuppa inglese napoletana
A palermo, quando parliamo di zuppa inglese, ci riferiamo sopratutto a un gusto di gelato venduto, se non erro, per la prima volta dal famoso Stancampiano.
Quindi, alla nostra memoria,richiama il ricordo di un preparato giallognolo, con scaglie di cioccolato e canditi, spesso servito con accompagnamento di panna preconfezionata....
Vedendo questa bellezza riprodotta in piu' forum diversi, non ho resistito e mi sono lanciata nell'impresa, anche per riciclare del bisquit alle mandorle che avevo preparato qualche giorno prima.
Traendo spunto dalla ricetta di rimmel , ho preparato la mia zuppa inglese...
Bisquit alle mandorle (dell'enoteca pinchiorri)
50 g di zucchero
50 g farina di mandorle
2 tuorli d'uovo
2 uova
3 albumi (o 90 g)
30 g di zucchero a velo
40 g di farina setacciata
Con la frusta elettrica montate l'uovo e i tuorli con lo zucchero e la farina di mandorle, finche' diventano bianchi. Montate gli albumi con lo zucchero a velo a neve non troppo ferma, quindi amalgamateli al composto di uova, prima una meta' poi il resto; aggiungete la farina e versate l'impasto nella teglia foderata di carta da forno. Passate in fornoa 200° per 7-8 minuti poi sformate e lasciate raffreddare su una griglia di pasticceria.
Crema pasticcera
1/2 lt di latte fresco
6 tuorli
150g di zucchero
75g di farina
una stecca di vaniglia
Mettere il latte in una casseruola con la vaniglia. Far bollire.
Nel mentre, sbianchire i tuorli d'uovo con lo zucchero, unire la farina e lavorare velocemente.
Aggiungere 1/3 del latte bollente, mescolare e riportare ad ebollizione il late rimasto.
Versare il pastone di uova, farina e latte nella casseruola e continuare a mescolare.
Appena si formano 3 o 4 bolle, spegnere e la crema e' pronta.
(versione liberamente ispirata a M.Santin)
Sciroppo per bagna:
150gr.di acqua,150 gr.di zucchero,alchermer q.b.
Meringa italiana
200 gr di zucchero
40 gr di acqua
100 gr di albumi
2 cucchiaini di glucosio
Portare lo zucchero e l'acqua ed 1 cucchiaino di glucosio a 121° e versare sugli albumi a filo con le fruste in movimento ad alta velocità, montare fino al raffreddamento (se non si ha il termometro mettere sul fuoco in un piccolo tegame l’acqua e lo zucchero/glucosio ed attendere che faccia delle bolle in superficie. Lo sciroppo sarà trasparente).
amarene (ho usato quelle fabbri)
Composizione del piatto
primo strato di bisquit, bagnare con lo sciroppo di alchermes, stendere la crema, le amarene a proprio piacere, di nuovo bisquit, alchermes, amarene, di nuovo bisquit a coprire, alchermes, formare i ciuffi di meringa, infornare a 120° per far indurire (sarebbe meglio usare il cannello).
L'abbiamo divorata letteralmente...
credo che sia tra i dolci piu' riusciti che abbia mai fatto in vita mia...
martedì 17 marzo 2009
Mangiabbinando: Buso e le sue ghiotte considerazioni

Stefano Buso, giornalista e opinionista enogastronomico, gia' famoso nell'ambiente per i suoi interventi su varie riviste online (e non solo), quali Taccuini Storici, Tigullio vino, Vinit e tante altre, ha da poco redatto e pubblicato un libro breve (ma non per questo meno interessante) da leggere tutto d'un fiato.
Il suo obiettivo non e' quello di ergersi a maestro e dare suggerimenti veri e propri ai lettori.
Con toni pacati e scherzosi, infatti, entra in confidenza con i curiosi del gusto e , disseminando note autobiografiche divertenti, ma
servendosi sempre di un linguaggio semplice, diretto e privo di aulismi, trascina il lettore in un universo culinario fatto di sperimentazione e alchimia.
Accanto al faceto, troviamo non pochi cenni storici, scientifici e anche qualche ricetta. Nulla di trascendentale per gli addetti ai lavori, forse, ma un'analisi simpatica ed elegante, racchiusa in un manualetto da portare sempre con se' per stupire gli amici.
Un invito, dunque, a spingersi oltre i limiti canonici dettati da quanto abbiamo appreso e messo in pratica finora, ma anche per imparare un po' di "grammatica tra i fornelli".
Rompere gli schemi, quindi - ma nemmeno tanto - abbinando vino a pizza o birre a piatti salati (ma anche dolci) e restituire un ruolo fondamentale a tavola a bevande, quali il te', abitualmente relegate a ruolo di secondaria scelta, come la colazione o la merenda delle 17.
E per dirla con Buso... "La cucina - i sapori del resto - oltre ad essere in continua evoluzione, vivono anche di elementi di freschezza spesso nati da scelte occasioni e del tutto soggettive, ma anche da coraggiose sperimentazioni sul campo. Oltre al piacere, bisogna evidenziare quello che e' il vero elemento univoco tra uomo e cibo, vale a dire, la ricerca di soluzioni e accostamenti, quindi tutto cio' che e' sconosciuto e impensabile"
Per averlo anche voi, niente di piu' semplice: potete richiederlo al solo prezzo delle spese di spedizione nel blog dedicato al libro stesso http://mangiabbinando.blogspot.com/
Buona lettura!
mercoledì 11 marzo 2009
E ora zucca...
Era da tempo che volevo inserirle, ma ho sempre rimandato.
La prima e' con potimarron
semplicemente la crema...
ingredienti usati da me:
2 potimaron da circa 800 g in tutto (ancora con la buccia e i semi)
1 scalogno
1 cipolla di piccole dimensioni
4 o 5 ciuffetti di origano fresco (+ quelli per il decoro)
olio umbro
due dita di latte
sale e pepe bianco
1 cucchiaio di passata di pomodoro molto densa(salata e leggermente zuccherata)
uno stuzzicadenti
pulire dei semi e della buccia il potimaron e tagliarlo a quadrati.
In una pentola ampia, versare un cucchiaio appena di olio, mettervi dentro lo scalogno e la cipolla tritati e farli leggermente stufare.
Aggiungere la zucca e abbassare la fiamma: lasciare venir fuori un po' di succo della zucca stessa e regolarsi per aggiungere poca acqua quasi a coprire. Inserire i primi ciuffetti di origano fresco.
Quando l'acqua sara' asciutta, se necessario continuare la cottura, aggiungerne un altro poco.
Regolate di sale e di pepe, frullate.
Aggiungete il latte necessario per vellutare la crema.
Versate nel piatto da portata, fondo, accogliente.
Al centro predisponete un coppapasta piccino e versatevi la salsa di pomodoro.
Con lo stuzzicadenti tracciate delle piccole linee che partono dal cerchio come a formare un sole.
Decorare con i ciuffetti di origano fresco e servire
La seconda e' con riso selvaggio soffiato...
Ingredienti:
400 g di polpa di zucca gialla
1/2 porro
1 patata da 150 g
sale
100 g di riso selvaggio
mettere a bollire le patate e la zucca tagliata a tocchetti.
Nel frattempo fare stufare in un cucchiaio di olio il porro finche' non diventa dolce.
Tenete da parte l'acqua di cottura della zucca.
Frullate il porro, la patata e la zucca allungando con acqua di cottura fino ad ottenere una crema omogenea.
In una padella, mettete un po' di olio di semi e fate riscaldare.
buttate dentro un paio di chicci di riso e controllate che si aprano come popcorn.
Se questo avvera' aggiungete gli altri e lasciateli aprire/tostare.
Mettetene qualche cucchiaiata nella crema di zucca e servite
Si vede che amo la zucca?! :D
lunedì 9 marzo 2009
Il menu del weekend: una zucchina tonda e un nuovo sugo di triglia
Qualcuno di voi sapra' che ho passato due giorni a cioccolato', come stagista, presso lo stand "La fabbrica del cioccolato" di Silvio Bessone
Un'esperienza bellissima con un personaggio davvero speciale: un uomo di cuore e assolutamente... puro!
Ho trovato una Torino sorprendente... il caffe' seduta al bar di piazza vittorio veneto con le montagne innevate sullo sfondo e la Grande madre davanti ai miei occhi... portero' a lungo il ricordo del mio cuore.
Ho conosciuto anche un'altra persona particolare che ha portato una ventata di freschezza e gioia in una pesantissima giornata di lavoro: Sandra
Un altro caffe' a Torino, un caffe' "robusto" ed esotico assieme a una grande donna :D
Ma andiamo alle ricette che vi propongo oggi :)
Ricette preparate il venerdi' per sfamare la mia famiglia mentre sono stata lontana ;)
Zucchina tonda ripiena di couscous mediterraneo
considerato che non avevo tempo di fare grandi cose, visto anche che la primavera e' alle porte e il sole vorra' riscaldare i nostri picnic, mi sono convinta a provare le zucchine tonde, pero' non sapevo esattamente cosa farne.
Da quando le ho viste, le immaginavo ripiene di qualcosa...
Cosi' ho pensato di eseguire il couscous tostato di Marcello Valentino e di condirlo semplicemente con olio evo (umbro), basilico, pomodorino pachino tagliato a pezzetti e mozzarella di bufala campana, sale e pepe.
Riempito con questo couscous la zucchina dopo averla cotta a vapore, tagliato via la capotta e svuotata in parte della polpa.
Dopodiche infilata in forno a 200° statico per qualche minuto (il tempo che sciogliesse la mozzarella).
Servito caldo con un filo d'olio umbro e ricoperto con la coppola

per decorare, un pomodorino confit (che per ora ne ho fatti tanti e quindi infilo ovunque quando posso)
Busiate al sugo di triglia profumato al mandarino
partendo da questa idea, dovendo preparare qualcosa che si conservasse senza perdere in freschezza, ho realizzato una ricetta abbastanza simile ma utilizzando l'olio al mandarino da me preparato, lasciando macerarela buccia del mandarino dentro lo stesso olio per qualche giorno.
Ingredienti per 3 persone
250 g di busiate
1/2 carota
1/2 scalogno
1/2 costa di sedano bianco
250 g di salsa di pomodoro
1 cucchiaio di olio evo (ho usato un leggerissimo olio di olive taggiasche, ovviamente di origine ligure)
400 g di triglie pulite (circa 8 triglie)
2 cucchiai di olio al mandarino
acqua di cottura della pasta qb
sale qb
olio al basilico
1/2 bicchiere di vino bianco secco (cataratto)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
la buccia del mandarino a julienne fine
1 cucchiaio di olive taggiasche
aromi e profumi a piacere
pepe rosa macinato al momento
Pulite e sfilettate le triglie e tagliatele a tocchetti.
Stufare gli ortaggi, aggiungere le triglie aumentando la fiamma, sfumare, aggiungere il concentrato di pomodoro e la salsa, aromi se si gradiscono (timo, santoreggia, maggiorana: quel che preferite) e lasciar cuocere per 15 minuti. Se il sugo dovesse asciugarsi, aggiungete acqua di cottura.
Aggiustare di sale e insaporire con olio al mandarino, aggiungere le olive
Aggiungere un pizzico di pepe rosa se gradito
Cuocere la pasta, scolarla al dente e farla risottare un minimo nel tegame col sugo, aggiungendo acqua di cottura.
Aiutandosi col coppapasta, impiattare i busiati alla triglia e decorare con sola julienne di buccia di mandarino (suggerimento gentilmente offerto da Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa Iblea, col quale ho avuto piacere, qualche sera fa, di chiacchierare proprio di questa semplicissima ricetta)
Spero che le mie umili ricette vi siano piaciute e che continuate a leggermi.
Pero' vorrei chiedervi perdono se ogni tanto decidessi di divagare un po', di lasciarmi andare a qualche ricordo o a qualche visione.
Per ora mi preparo per la cena di questa sera... se l'idea discussa con Marcello oggi dovesse andare bene, ve la proporro' altrimenti... nisba!
E ricordate che stasera, su Discovery Real Time, canale 118, ci saranno a intrattenervi Leonardo Romanelli , Sergio Maria Teutonico, Velia De Angelis e tutta la brigata di "chef per un giorno" ;)
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sabato 7 marzo 2009
Carre' di vitello
Oggi avevo voglia/bisogno di carne....
ho visto questo bel carre' di vitello e ho pensato di gustarmelo per bene con delle patate novelle cotte con la buccia.
Ingredienti per 4 persone (ma anche per 6 se e' un secondo)
1 carre' da circa 700 g
300 g di patate novelle
2 bicchieri di nero d'avola
125 cc di fondo bruno
1 rametto di rosmarino
1 rametto di mirto
1 rametto di timo
pizzico di sale di maldon (o un altro sale a scaglie)
sale per le patate, pepe per le patate
olio evo toscano (Santa Tea)
1 cucchiaino di strutto
1 cucchiaino di miele di rugiada melata (o altro miele scuro)
Rosolate il vitello in un tegame con lo strutto (tutti i lati per bene)
Mettere in forno con il vino rosso e il fondo bruno a 120° per due ore circa, coperto da stagnola o da coperchio(verificare gia' a un'ora e mezza con lo stecchino)
Tirare fuori dal forno:

preparare le patate: sbollentarle per 5 minuti e poi mettere in forno con olio, sale e pepe
nel frattempo tenere in caldo avvolto nella stagnola il vitello
impiattare con le patate e spennellare con riduzione di nero d'avola e miele

mettere sopra le scaglie di sale di maldon e servire

(senza badare al piatto, era la porzione di ruggero) questo e' l'interno del carre':

Lo dico con sincerita'... io non sono tipo da falsa modestia... mi sento orgogliosa di questo umido...
Ho ricevuto commenti entusiastici, si e' conservato bene anche all'indomani... sembrava sciogliersi in bocca per quanto era tenero.
Uno chef amico mi ha chiesto se ho usato il termometro: no, non l'ho usato. Ho fatto la prova stecco per verificare la cottura nell'ultima mezz'ora e ad un certo punto, ho estratto e detto "ci siamo".
Ringrazio dunque Ugo per avermi insegnato a fare il fondo bruno,
ringrazio Riccardo per avermi sopportata quando gli ho schizzato la cucina di ricotta,
ringrazio Rossella ancora una volta per avermi portata a mettermi in gioco,
ringrazio Marcello per avermi detto "io ci credo, credici pure tu",
ringrazio chefalfio perche' la sua cucina e' balsamo per lo spirito,
ringrazio Filippo per avermi fatto conoscere un nuovo modo di intendere la cucina,
ringrazio Leonardo perche' mi sta regalando nuova fiducia,
ringrazio Stefano perche' ha lodato la mia tecnica,
ringrazio chefmarco per avermi sempre spronata a fare meglio e per essere sempre stato sincero,
ringrazio Fulvia per la pazienza e per i suoi risotti,
ringrazio Pietro per avermi detto che mi insegnera' la sua cucina
ringrazio Tano per le sue parole a Natale (che hanno colpito il mio cuore) e per il supporto continuo
ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita fin qui e ancora mi seguiranno. La lista si allunga... ogni minuto penso a qualche altra persona da ringraziare...
Mi fermo perche' cioccolato' mi attende ed io non voglio farla aspettare :D
ho visto questo bel carre' di vitello e ho pensato di gustarmelo per bene con delle patate novelle cotte con la buccia.
Ingredienti per 4 persone (ma anche per 6 se e' un secondo)
1 carre' da circa 700 g
300 g di patate novelle
2 bicchieri di nero d'avola
125 cc di fondo bruno
1 rametto di rosmarino
1 rametto di mirto
1 rametto di timo
pizzico di sale di maldon (o un altro sale a scaglie)
sale per le patate, pepe per le patate
olio evo toscano (Santa Tea)
1 cucchiaino di strutto
1 cucchiaino di miele di rugiada melata (o altro miele scuro)
Rosolate il vitello in un tegame con lo strutto (tutti i lati per bene)
Mettere in forno con il vino rosso e il fondo bruno a 120° per due ore circa, coperto da stagnola o da coperchio(verificare gia' a un'ora e mezza con lo stecchino)
Tirare fuori dal forno:
preparare le patate: sbollentarle per 5 minuti e poi mettere in forno con olio, sale e pepe
nel frattempo tenere in caldo avvolto nella stagnola il vitello
impiattare con le patate e spennellare con riduzione di nero d'avola e miele
mettere sopra le scaglie di sale di maldon e servire
(senza badare al piatto, era la porzione di ruggero) questo e' l'interno del carre':
Lo dico con sincerita'... io non sono tipo da falsa modestia... mi sento orgogliosa di questo umido...
Ho ricevuto commenti entusiastici, si e' conservato bene anche all'indomani... sembrava sciogliersi in bocca per quanto era tenero.
Uno chef amico mi ha chiesto se ho usato il termometro: no, non l'ho usato. Ho fatto la prova stecco per verificare la cottura nell'ultima mezz'ora e ad un certo punto, ho estratto e detto "ci siamo".
Ringrazio dunque Ugo per avermi insegnato a fare il fondo bruno,
ringrazio Riccardo per avermi sopportata quando gli ho schizzato la cucina di ricotta,
ringrazio Rossella ancora una volta per avermi portata a mettermi in gioco,
ringrazio Marcello per avermi detto "io ci credo, credici pure tu",
ringrazio chefalfio perche' la sua cucina e' balsamo per lo spirito,
ringrazio Filippo per avermi fatto conoscere un nuovo modo di intendere la cucina,
ringrazio Leonardo perche' mi sta regalando nuova fiducia,
ringrazio Stefano perche' ha lodato la mia tecnica,
ringrazio chefmarco per avermi sempre spronata a fare meglio e per essere sempre stato sincero,
ringrazio Fulvia per la pazienza e per i suoi risotti,
ringrazio Pietro per avermi detto che mi insegnera' la sua cucina
ringrazio Tano per le sue parole a Natale (che hanno colpito il mio cuore) e per il supporto continuo
ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita fin qui e ancora mi seguiranno. La lista si allunga... ogni minuto penso a qualche altra persona da ringraziare...
Mi fermo perche' cioccolato' mi attende ed io non voglio farla aspettare :D
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